7 km da Gerusalemme

La voce vellutata di Luca Ward ci porta per mano in quella che il protagonista definisce un "ciclo di psicanalisi con un Cristo post-moderno". Un pubblicitario in crisi sale su un aereo per Gerusalemme e, durante una lunga camminata solitaria sotto il sole, incontra un sedicente Redentore in una forma iconografica così classica da sembrare volutamente parodica.
Il nocciolo della questione è il rapporto dell'uomo moderno con la fede.
Cristiana, anzitutto: a ben guardare, la parola del Cristo non ha bisogno di essere modernizzata, perché è già talmente moderna da sorpassare l'uomo dei nostri tempi e, probabilmente, anche un bel po' di generazioni future: è il lettore che tamite l'evoluzione della coscienza personale e collettiva può vedere sfumature e significati prima oscuri.
Ma la Fede in sé è fatta qui oggetto di uno studio interessante: cosa la separa dal delirio, ovvero una credenza erronea con travisamento della realtà? Il dubbio! Il delirio è tale perché non criticabile, non dubitabile. Invece è proprio nel dubbio e nella ricerca febbrile che noi troviamo la verità della nostra fede. Certo, ci costringe al tormento, al vacillamento infinito, ma che sollievo ogni volta che riceviamo un segno! Dobbiamo solo saperlo riconoscere...

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