Crotone



Città antichissima, è purtroppo tristemente ignorata dal turismo, un po’ come la regione in cui si trova. La scarsa organizzazione delle infrastrutture e la pressoché nulla valorizzazione dei reperti artistici e storici della Calabria le precludono l’importante ruolo di centro culturale che le spetterebbe.
Ciononostante bisogna riconoscere che il centro storico della città, sede di antiche case nobiliari arroccate sulla collina che sovrasta il mare, sta compiendo passi enormi sulla strada della riqualificazione, se non della pubblicizzazione, e merita davvero una visita estiva.
Si parte da piazza Pitagora, cuore pulsante dell’area Settecentesca, che con la sua geometria irregolare ci apre tanti possibili itinerari: verso Sud il portico ove quotidianamente si nasconde il mercato; a Ovest il quadrilatero dei negozi; a Nord la gelateria preferita dalla mia famiglia (La Siciliana, da provare il gelato nella brioche di pan di spagna) e la via che conduce al Liceo Pitagora; a Est infine il Duomo e, dietro, il dedalo di stradine della città vecchia. In cima a essa il Castello Aragonese, la cui maggiore particolarità è di circondare la sommità del promontorio, piuttosto che svettare in cima alla sua altura, assumendo così una struttura concentrica.
Da non mancare nella zona storica: le mura del castello, lato città, trasformate in abitazioni civili comprensive di parrocchia, il parco della Villa Comunale, la Chiesa e il Convento di S. Chiara.
E se dopo la visita vi fosse venuta fame, costeggiate il liceo classico lungo Via Umberto Primo fino a svoltare a destra in Viale Regina Margherita. Girate nuovamente a destra nella seconda minuscola traversa, Vico Orfeo: al numero 8 troverete uno dei miei ristoranti preferiti, La Pignata (chiuso la domenica), dove mangerete del pesce meraviglioso. Assolutamente da non perdere l’antipasto di mare, che prevede circa quindici portate squisite tra cui seppie marinate al limone, gamberetti crudi, gamberi al vapore in salsa rosa maison, frittelle di cernia e radicchio, frittelle di verza e sarde, polpettine di alici e zucchine, di merluzzo, scampi gratinati, gamberoni alla piastra, seppioline arriganate (ovvero con l’origano), insalata di polpo, cozze con le melanzane e altro ancora. Per secondo è di rigore la frittura di paranza: io la sogno per tutto l’inverno. Il locale è piuttosto piccolo, e conviene prenotare al numero 334.3340993. Non resterete delusi.

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