Firenze 2011

Dopo i vari congressi ed eventi, ho chiuso l'anno in bellezza con un Corso Monografico sulle Cefalee. Questa dimensione molto specialistica e ristretta mi è piaciuta moltissimo e non stucca; pochissimi partecipanti, circa trenta, a lezione dalle nove alle diciannove come una classe liceale, uniti dal desiderio di apprendere più che da quello di esibirsi. Lungi da me criticare ipocritamente la natura dei megacongressi, visto che vi partecipo tutte le volte che ne ho possibilità, ma la dispersione e la tendenza alla diversione, bombardati da mille stimoli e sponsor, sono in agguato costante. Invece in questa occasione mi sono sentita di nuovo una discente, accudita e stimolata da un confronto continuo con i colleghi di tutta la penisola.

E Firenze? Naturalmente ho visitato pochissimo della città, che conoscevo per un'incursione approfondita, ma di questa puntata porterò con me alcuni ricordi particolari:

-il Grand Hotel Baglioni: è la sede ufficiale della Scuola Superiore Interdisciplinare delle Cefalee, quindi gli allievi ci si sentono presto a casa, soprattutto se al primo modulo ne seguono altri, come spero accadrà anche a me (dopo 3 moduli si diventa esperti di primo livello, poi si possono raggiungere anche il secondo con 6 incontri e il terzo con nove: a quel punto è come essere cintura nera terzo Dan delle cefalee!!). L'albergo è non solo stupendo, con camere piene di pezzi antichi e vetri cattedrali, ma ci mette a disposizione sale per meeting e una terrazza favolosa con un colpo d'occhio impagabile sulla triade Duomo-Battistero-Campanile, San Lorenzo, Palazzo Vecchio, il Mercato Coperto e Santa Maria Novella. Noi ci facevamo sempre colazione!

-la sera di sabato ci hanno omaggiato di una piccola visita guidata nella Firenze medievale, prima sulle orme di Dante, alla cappella Santa Margherita, dove il sommo incontrò Beatrice, poi alla torre Gota e alla casa museo dantesca (falso colossale, perché ovviamente di Dante non resta nulla, povero esule). Proprio lì un operaio scolpì un profilo del Poeta in una pietra del selciato, che adesso frotte di turisti calpestano per scaramanzia, condannandola ad una futura scomparsa. Siamo poi andati a scoprire le opere dei Buonomini, che aiutano i poveri vergognosi, ovvero le famiglie decadute nell'indigenza dopo un passato di decoro se non di agi, e Orsanmichele, vero capolavoro nascosto, ex loggia del grano costruita da Arnolfo di Cambio, che sulla facciata ospita le rappresentazioni delle maestranze e delle arti, compresa quella medica, sotto le spoglie della dolcissima Madonna del Fiore.

-questa mattina ho avuto l'opportunità preziosa di assistere alla Messa delle 7.30 in Duomo, Santa Maria del Fiore, in una cappella laterale alla destra dell'abside. Messa breve, ma bellissima, che ha illuminato tutta la giornata per le parole squisite del celebrante (ostico tema del giorno era la Giustizia come espressione della volontà Divina) e l'incredibile affresco che adorna la cupola di Brunelleschi.

Sono così ripartita, e scrivo dal FrecciaRossa che ha inaugurato un sistema di wi-fi in promozione (gratuito per ancora qualche settimana), già con la voglia di tornare in questa seconda capitale italiana, mentre sto per rientrare nella prima, la mia Torino.

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