Source Code


Il Capitano Stevens si trova all'improvviso su un treno in compagnia di una bella ragazza che sembra conoscerlo con un altro nome. Dopo otto minuti di permanenza sul mezzo in corsa, un'esplosione distrugge ogni cosa e il Capitano si ritrova in una cabina nera, in collegamento con la sua superiore, il Capitano Goodwin, che lo informa di come ritornerà a più riprese sul treno per individuare chi ha posizionato la bomba, ogni volta per gli otto minuti consentiti dal Source Code, il nuovo sistema sviluppato dall'esercito che permette di ricreare otto minuti virtuali in una linea temporale parallela grazie ai circuiti neurali residui di persone comatose, come sono sia Stevens sia la persona di cui lui prende le fattezze sul treno.
Fin qui tutto bene: l'idea è molto buona, la regia interessante, ottimi gli attori. Vero è pure che l'idea della ripetizione di un lasso di tempo breve si era già vista, ma questa declinazione è ben costruita e mantiene molto bene la tensione. Il regista stesso, Duncan Jones, aveva già approcciato il tema della ricorrenza con Moon, il suo precedente exploit, che però godeva di una sceneggiatura più limpida.
Il grosso problema della seconda parte del film è infatti il pasticcio semifantascientifico in cui la sceneggiatura si involtola per uno scopo a me poco chiaro: se si fosse proseguito sulle linee originali, J. Gyllenhaal (il ragazzo è bello e bravo, il cognome è impronunciabile!) avrebbe portato a termine il suo compito, da bravo marine, facendo sfoggio di senso del dovere e portando avanti la sua critica silenziosa al sistema ipermilitarizzato che l'ha creato, e poi sarebbe morto -cosa del resto normale quando del proprio corpo rimangono solo una parte del torace e un emicranio. Invece, (forse alla ricerca del lieto fine?) ATTENZIONE SPOILER!! il nostro si innamora -in otto minuti!- della sua vicina di posto e crea un universo parallelo dove possono vivere tutte le vittime dell'attentato e che sembra potersi collegare a quello originale con un'email.
Pastrocchio, ma interessante.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le conseguenze dell'amore

Blade Runner 2049

La finestra di Orfeo - Orpheus no mado