Cato Zulu

Hugo Pratt non era solo Corto Maltese, anche se senza dubbio il gentiluomo di fortuna dalla giacca bianca e l'orecchino rimane il suo personaggio più riuscito.
Nella sua sete di sapere, in quella cultura sconfinata geografica, storica e interculturale, Pratt ci ha lasciato anche qualche accenno di un paio di antieroi, il più brutto e disgraziato dei quali è Catone Milton, soldato inglese disertore per caso, che girovaga nella Zululand nell'estate del 1879 alla ricerca della mitica città di Zimbawe. Dopo pochissime pagine -ché purtroppo abbiamo di Cato solo due brevi stralci di avventura- siamo già affezionati a questo cinico brutto anatroccolo (per sua stessa ammissione somiglia ad una papera) che pur fuorilegge malcreante non rinuncia a salvare una bella ragazza e cercare di proteggerla, a dare una mano ai suoi vecchi compagni quando se ne crea l'occasione e a battibeccare con Black Mamba, strega locale con i caratteri dell'omonimo personaggio di Kill Bill, giunto a noi decenni dopo.
Anche se siamo lontani dall'inarrivabile stile grafico e letterario di Corto Maltese, che pure è di molto precedente, è davvero un peccato sapere che non leggeremo mai il resto delle peripezie del milite inglese meno irregimentato della storia della corona.

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