Gone baby gone

Primo lungometraggio di Ben Affleck, 2007. Con C. Affleck, M. Monaghan, M. Freeman, E. Harris. 114'.

Sparisce una bimba nei quartieri poveri di Boston e sua zia acquisita, non soddisfatta dell'operato della polizia (pur se a capo delle indagini c'è Doyle (Freeman), un detective famoso per la sua dedizione ai casi di minori scomparsi), va a chiedere aiuto a due bounty hunters, la coppia Patrick e Angie. Un po' a malincuore i due accettano -soprattutto Angie è piuttosto reticente ad avvicinarsi più del dovuto ad un tipo di crimine che la turba particolarmente- e grazie alla loro conoscenza del territorio (e del microambiente) trovano una serie di piste papabili. Ma non tutto è come sembra, e la questione presto si complica.

Di qui in avanti, SPOILER a IOSA, leggete sotto la vostra responsabilità!
Il problema è che la bimba, Amanda, è figlia di una tossicodipendente recidiva molto poco interessata alla bambina, mentre il rapitore è in realtà proprio Doyle, che vorrebbe ricostituire una famiglia dopo che sua figlia è stata rapita e uccisa da uno sbandato molto simile al genere di individui che gravitano intorno alla famiglia di Amanda.

Dunque rapidamente si passa da un thriller teso e ben condotto sul già difficile argomento dei maltrattamenti sui minori ad un film che affronta con grande intelligenza, e senza esprimere giudizi superficiali, il problema del confine anche troppo sottile fra giustizia e legalità. 
Su che cosa sia la legalità c'è poco da complicarsi la vita: si applica la legge (poi qualcuno cerca di interpretarla, ma di base applicarla non è impossibile). 
La giustizia invece è qualcosa di un po' più sfuggente, non sempre evidente: è giusto riportare Amanda da sua madre, cocainomane che non la cura, verosimilmente la metterà sulla strada in giovane età e non le potrà offrire né agi né istruzione né soprattutto amore? D'altra parte, decidere di lasciare Amanda con l'ex capo di divisione di polizia, che ha passato la sua vita a difendere i bambini ma, rimasto senza la sua se ne cerca una da "salvare", non è arbitrio? Certo, la bambina avrà un futuro migliore, ma chi può arrogarsi il diritto di scegliere per lei e separarla dalla sua famiglia d'origine? Io, che credo di sapere cosa avrei fatto al posto di Patrick, non ne sono necessariamente fiera.

I due giovani investigatori mi hanno ricordato, per antitesi, i due coniugi poliziotti di Fargo: là trovavamo un menage molto consolidato che le turpitudini e la stupidità del male non potevano turbare, qui invece la coppia non resiste alla tremenda pressione del caso e della sua traumatica risoluzione. 
Gli attori si sono difesi piuttosto bene e sono stata favorevolmente colpita dall'Affleck più giovane, davvero convincente e bellino (più fine del fratello, adatto al ruolo). Sempre magnifici i due di maggior peso, M. Freeeman ma ancor di più l'eccellente E. Harris. Per quanto riguarda la regia, devo unirmi al coro di chi dice che Ben Affleck come attore forse non è trascendentale, ma è un grande regista e questo film d'esordio merita veramente un plauso. Le sue inquadrature fisse, un po' meditative, non sono mai banali e con i colori e il modo di ritmare l'azione mi hanno fatto pensare a Zodiac di Fincher, mentre l'ambientazione non può non richiamare Mystic River (il racconto da cui è tratta la sceneggiatura è dello stesso autore per i due film): e Gone baby gone regge il confronto con gran dignità.

Commenti

  1. A me Ben Affleck non dispiace neanche come attore, anche se penso che abbia sbagliato in pieno la scelta dei film da interpretare, che hanno finito per dare una direzione alla sua carriera non entusiasmante. Come regista, invece, non ha sbagliato un colpo.

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  2. In effetti non è che sia male come attore, ma come dici tu avrebbe dovuto evitare di crearsi un "personaggio" a metà tra Pearl Harbor e daredavil. Secondo me le sue interpretazioni più interessanti restano Will Hunting (in cui peraltro era anche co-sceneggiatore) e Dogma (sempre con l'amico Matt Damon).

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  3. E' da qualche tempo che si vocifera di un progetto che li rimetterebbe assieme. Speriamo bene.

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