Dune (libro)

Di F.Herbert, 1964

La famiglia Atreides viene spedita dall'Imperatore ad occuparsi del pianeta Arrakis (anche noto come Dune), su cui si produce la pregiata spezia detta melange, capace di prolungare la vita e donare prescienza e aumento delle capacità cognitive al consumatore. Peccato sia anche profondamente additiva, ma essenziale per molte funzioni che gli umani svolgono ormai senza l'aiuto di alcuna forma di intelligenza artificiale.
Il pianeta è un luogo rigidissimo, totalmente privo di acqua al punto che bisogna riutilizzare la propria tramite apposite tute distillanti, e l'Imperatore spera che diventi la tomba degli Atreides, aiutato com'è dai loro nemici giurati Harkonnen. Il giovane Paul riesce a sfuggire alla congiura da questi ordita, e trova rifugio tra i nativi di Dune, i Fremens.

Scritto male e spesso tradotto anche peggio, Dune resta tuttavia un caposaldo della letteratura fantascientifica e con ragione. Era ormai molto tempo che un libro non mi catturava cosi', grazie ad un intreccio palpitante (ancorché non privo di falle logiche!!) e a personaggi a loro modo accattivanti, sebbene poco simpatici.
Fin dalle primissime battute, gli eventi più che susseguirsi si affastellano e per oltre 400 pagine non abbiamo riposo. Si viaggia da un pianeta all'altro, si debbono fare dei notevoli salti logici per capire cosa siano e come siano correlate tutta una serie di figure di spicco. Cos'è il Bene Gesserit? Una sorellanza più o meno segreta che pratica l'autodirezione e profonda disciplina su una base di yoga contemplativo e altamente dinamico, che ha per scopo di selezionare delle linee genetiche pregiate e incrociarle (grazie ai suoi membri, "nate per servire") fino ad ottenere una sorta di messia. Be', passeranno un sacco di pagine prima che possiate capirlo da soli, e nessuno ve lo spiega (a parte wikipedia, naturalmente). Stesso discorso per i medici Suk, per i Mentat (computer umani), i sietch e ancora altro.
Il punto saliente, peraltro credo altamente innovativo per l'epoca, è la tragicità della messa in scena: ogni personaggio sa dove sta andando e non ne fa mistero, ma normalmente si tratta di una direzione imposta dagli eventi e soprattutto dal fato ("terrible pourpose") che li pervade. Jessica vorrebbe salvare il marito ma sa già che non puo', Paul vorrebbe evitare di essere deificato ma capisce che è impossibile e si rende presto conto di non poter scappare alla direzione della jihad. Si', Herbert la chiama proprio cosi'. D'attualità...
La suspence è dunque volontariamente eliminata, proprio per dare luce a questo aspetto di necessaria rassegnazione e di prescienza. Per minimizzarla, oltre a continui spoiler, lo scrittore ci mostra spesso i suoi personaggi in stato di semi-ebbrezza.
Questo l'altro tratto, assai peculiare e caratteristico, del libro: i protagonisti sono praticamente tutti e tutto il tempo sotto l'effetto di droghe, di vario tipo. Principalmente il melange, che rende gli occhi completamente blu (e per renderci conto, ormai parecchia gente in Dune comincia ad aver blu tutta l'orbita, e oltre, fino a zigomo e arcata superiore), ma anche il Sapho (che rende viola le labbra di Mentat e medici), e tutta un altra teoria di agenti chimici garanti di paradisi artificiali. Insomma, negli anni Settanta immagino i critici in deliquio, tutti a incensare il magnifico delirio lisergico della creazione: oggi i tempi sono un po' cambiati e sembra un po' fuori luogo, oltre che un po' strano, che tutti siano completamente drogati fino alla punta dei capelli, in permanenza.

Sull'influenza che Dune ha avuto sul Lucas e sull'universo di Star Wars si potrebbe scrivere un altro post, o direttamente un'enciclopedia. Per un assaggio (A RISCHIO SPOILER!!!) : Paul all'inizio somiglia tanto allo spaesato Luke, e poi si trasforma in Anakin, calzato e vestito (e ad un certo punto pure menomato); il Barone ha l'aspetto di Jabba (!), benché sia umano; Dune somiglia anche troppo al deserto inospitale del pianeta di Luke; i Sardaukar e la milizia imperiale si ricordano assai, per non parlare della struttura Bene Gesserit e di quella Jedi (fatte le debite differenze); l'imperatore non si vede mai ma è il vermone più vermone di tutti; anche qui ci sono i cloni (vedi Dune's Messiah) e pure un prescelto che non vuole che la moglie resti incinta perché sa che morirà di parto... dando alla luce due gemelli! rings a bell?


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